Il 2017 è chiamato da molti “l’anno del futuro”, e non a caso il marketing di molti big si sta spingendo in questa direzione, ma il futuro non puoi racchiuderlo in un anno.

Se il 2016 è stato l’anno di risultati e innovazioni incredibili, nei prossimi mesi vedremo solo un piccolo assaggio del loro impatto.

Classico esempio: nel 2007 è nato il primo iPhone – che era anche il primo smartphone – e ha venduto tanto.

Ma è negli anni successivi che il mercato si è sviluppato a un ritmo esponenziale.

I competitor sono cresciuti in numero e importanza nel tempo, non in qualche mese.

La diffusione di questa recente tecnologia raggiunge l’apice anno dopo anno, assorbendo nuove fasce d’età e nuovi stati senza dar segni di rallentamento.

E nel frattempo – ripeto, solo nel frattempo – sono nate e cresciute tante nuove tecnologie.

Prima tra tutte quella delle app con una media di oltre 40.000 al mese.

I droni, 10 anni anche per loro, sono davvero pronti a moltiplicarsi.

L’IoT, figlia degli smartphone, può già contare su 50 miliardi di dispositivi connessi nel mondo.

Il settore wearable ha assunto forme sempre più innovative, dagli smartwatch alle smart-jackets.

I social network fanno sempre più parte della nostra vita quotidiana grazie alla stessa tecnologia che ha sostituito i lettori mp3, che ci sembravano tanto disruptive ma sono stati inglobati in qualcosa di meglio.

E ancora la Realtà Virtuale, i tablet, gli ebook, le auto elettriche, i dispositivi beacon

Il punto è che oggi ci troviamo nei primi anni di altre tecnologie che cambieranno il mondo ancora di più e ancora più velocemente, e riflettere troppo sul 2017 è limitante in ogni senso.

Il 2018 sarà diverso e il 2020 anche di più, quindi qualunque impresa voglia sopravvivere deve necessariamente investire nel domani e guardare ai prossimi 12 anni, non mesi.

Il futuro è parte integrante di ogni vita umana e aziendale, tanto che lo diamo per scontato, ma andrebbe insegnato a scuola. Non lasciato ai pochi lungimiranti sul pianeta.

Oggi non esiste più giusto o sbagliato, esiste solo vecchio o nuovo.

Tu da che parte stai?

7 risposte

  1. “Il futuro è molto aperto, e dipende da noi, da noi tutti. Dipende da ciò che voi e io e molti altri uomini fanno e faranno, oggi, domani e dopodomani. E quello che noi facciamo e faremo dipende a sua volta dal nostro pensiero e dai nostri desideri, dalle nostre speranze e dai nostri timori. Dipende da come vediamo il mondo e da come valutiamo le possibilità del futuro che sono aperte.”
    Karl Popper

  2. Ogni azienda dovrebbe guardare a queste nuove tecnologie, essere lungimirante e attento all’evolversi di questi nuovi strumenti

  3. Tutto cambia. Tutto varia. Il cambiamento è all’interno di ogni cosa, alle volte siamo noi a non coglierlo
    Anche in natura c’è un cambiamento magari lento ma c’è .
    Innovazione per cambiare in positivo, per trovare soluzioni, per crescere; non può che non essere essenziale per tutti noi ricercarla.

  4. Grazie per gli utili collegamenti ipertestuali, ho scoperto l’esistenza delle smart jackets e dei dispositivi beacon 😉

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