Nonostante non siano più tanto geek, il 2017 sarà anche l’anno dei droni: rivoluzione paragonabile a quella degli smartphone.

La piuttosto recente industria dei policotteri – circa 10 anni anche per loro – ha avuto una timida e costante ascesa da quando e nata, ma come per altri settori tech la crescita avviene secondo uno schema preciso: prima gradualmente e poi improvvisamente, e questo è l’anno della svolta.

Se non è mai facile fare predizioni, non mi è troppo difficile espormi visto l’anno appena passato.

Ma non è l’ultimo punto su cui voglio concentrarmi per ora quanto piuttosto gli altri quattro, i veri motori della distribuzione di questa tecnologia.

Le grandi imprese non si faranno certo intimidire da una legislazione in capo alla FAA (Federal Aviation Administration) perché come sappiamo vanno a nozze con le regolamentazioni.

Quindi cosa ostacola la capillarizzazione del settore?

Ormai nulla.

La fase di test è completata e i feedback sono stati raccolti, quindi prepariamoci a vedere sempre più eliche portapacchi nei cieli.

Ma non solo. Se infatti oggi troviamo droni per

Presto li vedremo coinvolti anche in altri ambienti, oltre che più presenti in quelli appena citati.

Primo tra tutti l’intervento in disastri di varia natura, come terremoti, inondazioni, incendi e altre catastrofi naturali. Oltre ad una rapida presenza possono trasportare rifornimenti, svolgere funzioni basilari o analizzare situazioni in maggior dettaglio grazie a telecamere e sensori di ogni tipo.

Allo stesso modo possono essere usati dalle testate giornalistiche per fornire servizi in diretta senza il costoso spostamento di elicotteri.

Il monitoraggio di terreni, edifici, impianti e via dicendo, è un’altra funzione in cui sarà facile implementarli.

Si arriva poi alle svariate forme di intrattenimento che possono nascere da questa versatile “novità”.

Possiamo già vedere competizioni di velocità e precisione, ma chi può dire fin dove si spingerà la nostra creatività?

L’immaginazione porterà anche a nuove forme di coinvolgimento sportivo, o commerciale…

Troveremo presto quadricotteri specializzati nello svolgimento di nuovi compiti domestici – oltre quelli già serviti dai droni a terra – e potrebbero diventare dei pet-follower in grado di tenere sott’occhio il nostro animale.

Le librerie potrebbero adottare dei nuovi aiutanti robotici, e nel settore medico si potrebbero usare per analizzare la qualità dell’aria, del terreno, dell’acqua, o per distribuire sempre più farmaci nei paesi poveri.

Non dimentichiamo poi lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale che contribuirà a rendere il tutto più semplice, pratico ed effettivo.

E aggiungendo uno o due braccia robotiche le potenzialità esploderanno ancora una volta.

È quindi l’ora di muoversi per implementare la prossima novità disruptive nel proprio business prima che lo faccia la concorrenza, perché come sappiamo

“La tecnologia è un coltello: il manico è del primo che lo prende.

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