Dalla nascita del Personal Computer ogni persona installa programmi diversi

Con i dispositivi mobili le abbiamo chiamate app, ma il concetto non è cambiato: ogni smartphone ha le sue funzioni.

Sul web gli algoritmi di Google e dei social personalizzano l’esperienza per impreziosirla e, così, monetizzare di più con l’advertising.

Ma per quanto il confine sia sempre più sottile la realtà, quella che vediamo camminando per strada, è ancora oggettiva: uguale per tutti.

Per ora la Realtà Aumentata (AR) ci permette di vedere cose virtuali sovrapposte a quelle reali dalla videocamera del nostro telefono.

O da ingombranti visori che mischiano la Realtà Aumentata a quella Virtuale (VR) – vedi Hololens.

Ma questo è solo un incipit.

La vera innovazione si avrà con Magic Leap: la Start-up su cui tutti gli investitori fanno affidamento

Non a caso è stata la più rapida a raggiungere 1 miliardo di dollari di investimenti, e questo ancor prima di avere un prototipo.

Loro la chiamano Mixed Reality (MR): uno strato digitale indistinguibile dalla realtà.

Se le applicazioni nel campo dei giochi e dell’entertainment sono quasi ovvie, quest’azienda è ancora in attesa.

Vuole infatti unire i computer allo spazio in modo totalmente naturale, rendendo ogni forma di schermo fisico obsoleta.

Video registrato con tecnologia Magic Leap nell’aprile 2016. Nessun effetto speciale è stato usato per la creazione del video.

È come sognare ad occhi aperti.

L’AR, o MR che dir si voglia, vedrà quindi il suo grande sviluppo solo quando la velocità e la potenza di calcolo in cloud permetteranno di espanderne gli infiniti usi a milioni di utenti.

E soprattutto quando sarà possibile implementarla in occhiali discreti – questo pare essere l’intento di Magic Leap.

Anche meglio degli ologrammi di Iron Man, se non per il fatto che solo Tony potrà vedere le meraviglie che sta progettando, a meno che non voglia condividerle con gli occhiali di qualcun altro.

Proprio questa sarà la Personalized Reality (PR): indossando delle “semplici” lenti si passerà da un mondo totalmente oggettivo ad uno incredibilmente soggettivo.

Ma soprattutto, in questa Realtà Mixata e Personalizzata, troveremo informazioni di sempre maggior valore.

A una vetrina basterà un QR per diventare interattiva, per mostrare annunci personalizzati ai passanti e per deliziare chi si ferma di fronte.

Tutto a seconda delle preferenze espresse su Amazon o su Google; ed ecco che il commercio e l’advertising muteranno ancora una volta.

Un’esperienzialità sempre più evoluta e quotidiana di cui nessuno potrà più fare a meno.

Insomma, se le proiezioni parlano di 560 miliardi di dollari entro il 2020 per il mercato della Virtual Reality, posso solo immaginare i numeri per quello della Personalized Reality.

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