Entrambi i termini spuntano all’improvviso non appena si parla di analisi di Big Data e di cambiamenti epocali in arrivo nei prossimi anni.

Nel modo più semplice possibile:

Il Machine Learning, anche detto Deep Learning, ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’AI e ne rappresenta il vero punto di svolta.

Fino a poco tempo fa i programmi erano in grado di imparare dai propri errori, ma solo quando questi rappresentavano un chiaro fallimento.

Oggi siamo in grado non solo di guidare questo processo, ma ancora meglio di velocizzarlo.

Questo è possibile grazie alla modifica dei risultati “sbagliati”.

Un esempio che ha fatto gran voce è stato quello di Kristen Stewart, meglio nota come Bella della saga Twilight, che ha presentato un interessante studio sull’argomento.

Come sceneggiatrice di Come Swim voleva mettere del suo nell’estetica del film. Così, insieme al suo team, ha deciso di insegnare ad un algoritmo come tradurre ogni scena nello stile grafico di un suo quadro (style transfer).

Lavorare sull’algoritmo però risultava estremamente complesso.

Con il Machine Learning è invece bastato prendere alcune scene poco soddisfacenti, rielaborarle graficamente secondo le preferenze, e sostituirle nella pellicola.

Dopo qualche tentativo l’AI ha letteralmente imparato come modificare l’algoritmo in modo da tradurre le immagini in maniera sempre più vicina alle aspettative.

Lo style transfer però è solo uno degli sviluppi che il Deep Learning porterà all’Intelligenza Artificiale.

Le preferenze degli utenti verranno – e sono già – approfondite nello stesso modo: ogni click su un ad è un risultato corretto.

Le razze canine sono state insegnate a Watzon nello stesso modo, e sempre grazie a questo strumento oggi un computer è in grado di battere i migliori giocatori di Poker del mondo.

Per questo le potenzialità del Machine Learning rappresentano la vera chiave di volta dell’Intelligenza Artificiale.

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