Tra gli oltre 34.000 tweet del neopresidente uno solo mi ha colpito:

Durante le elezioni pensavo scherzasse. Ero certo che fosse solo un altro modo per attirare la voce attorno a se con l’obiettivo di eclissare la Clinton: seconda in partenza.

Quando ho letto però che nel suo primo giorno alla casa bianca ha eliminato ogni riferimento al surriscaldamento ho iniziato a prenderlo sul serio.

Anche perché la sua intenzione nel privilegiare i combustibili fossili rientra nei suoi 19 punti.

Programma che a quanto pare sta effettivamente seguendo, al contrario dei politici a cui siamo abituati in Italia.

Questo mi ha fatto ripensare alla straordinaria tavola rotonda della Silicon Valley raccolta a dicembre. L’elenco completo comprende:

Presenti anche i tre figli Ivanka, Donald Jr ed Erik Trump, insieme a Jared Kushner il figlio acquisito.

Importanti ovviamente i primi nomi, tra cui il più importante in cima (non si è presentato ma ha avuto un colloquio in seguito).

Se questo visionario è infatti impegnato ad aiutare il mondo verso la grande transizione energetica, come può essere diventato un grande amico di Trump che al contrario vuole soffocarla con i derivati del petrolio?

La risposta che mi sono dato risiede nell’enernet: l’inevitabile evoluzione contro cui nessuno potrà combattere.

Checchè se ne dica Trump è un uomo astuto e all’avanguardia – l’ha ampiamente dimostrato con la sua vincente comunicazione politica – ed è sicuramente a conoscenza del neonato trend destinato a cambiare le nostre vite.

Altrettanto certamente è consapevole che gli USA saranno i piloti di questa rivoluzione come per ogni altra nel mondo tecnologico.

Non c’è quindi da stupirsi che abbia optato per un’opzione di questo genere, perchè:

Per sua fortuna questo non ha significato, dall’altra parte, una gran perdita di numeri.

Questo perché negli Stati Uniti in pochi prendono seriamente il problema del riscaldamento globale, nonostante quasi nessuno sia a conoscenza dell’enernet e delle altre soluzioni in via di sviluppo.

Non ho quindi dubbi che nonostante la sua scelta non ostacolerà l’evoluzione della rete rinnovabile condivisa, così come la diffusione delle auto elettriche, entrambe rivoluzioni a cui Musk ha dimostrato di tenere e credere, e che renderanno “l’America grande di nuovo”

Incredibilmente, proprio grazie al connubio Donald-Elon, possiamo dormire sonni tranquilli.

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Hai già pensato alla tua strategia per i prossimi 10 anni?

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