Dalla nascita dell’uomo ci siamo evoluti ad un ritmo crescente attraverso 4 ere fondamentali:

L’evoluzione segue un percorso esponenziale, ormai dovrebbe essere chiaro. Ma è curioso notare come anche nell’ultima era gli strumenti, per quanto evoluti e complessi, siano sempre attivati manualmente dall’uomo.

Certo abbiamo imparato ad automatizzare, ma il cosa e il come vengono ancora gestiti letteralmente dalle nostre mani, prima con i mouse e ora con gli schermi touch screen.

Da qualche anno però ci stiamo addentrando nel settore dell’Intelligenza Artificiale che ci ha più volte dimostrato di essere anche creativa, in grado ad esempio di comporre brani musicali – vedi Emily Howell.

Ma la vera rivoluzione che ci porterà nella quinta era è un’altra: l’intuizione artificiale.

Avrete sentito che Alpha Go, l’IA di Google, ha battuto il granmaestro Lee Sedol (campione del mondo di Go) 4 a 1.

Go è il gioco più difficile che conosciamo; tanto difficile che le sue possibili combinazioni sono superiori al numero di atomi nell’intero universo.

La cosa incredibile è che durante la partita Alpha Go ha più volte fatto mosse davvero fuori dal comune, incomprensibili sia per i suoi creatori che per l’avversario, e che hanno una scintilla di intuizione ancora mai vista nelle macchine.

telaio di una macchina da rally pensato da un'intelligenza artificiale intuitiva

In un esempio più pratico, quella qui sopra è l’intelaiatura di una macchina da rally pensata da un’AI.

Tutto è iniziato con la raccolta di grandi quantità di dati tramite sensori inseriti in una macchina da rally che per circa un mese ha girato in varie condizioni e velocità.

Una volta dati in pasto all’algoritmo gli abbiamo chiesto di crearne uno più resistente e leggero, e in cui ci fosse spazio per tutte le altre componenti – pilota compreso.

Il risultato va chiaramente oltre i limiti del pensiero umano, e ancor più incredibile è che può essere prodotto solo con le moderne stampanti 3D.

Infatti l’Intelligenza Artificiale può sviluppare soluzioni geniali proprio come l’evoluzione genetica, ma con una velocità infinitamente superiore e senza bisogno di testare tutti i prototipi.

Non più milioni di anni per arrivare ad una struttura incredibilmente simile a quella delle ossa: solo qualche ora.

Unendo i tasselli quindi potremo presto chiedere ai computer soluzioni a problemi complessi, come il riscaldamento globale o la decodificazione genetica (la sesta era dell’evoluzione) e cambieremo il mondo in profondità.

Passeremo dal fabbricare le cose al coltivarle, tramite un processo di ideazione e produzione automatizzato e flessibile.

Smetteremo di costruire e inizieremo a far crescere, come l’esempio del ponte autocostruito in 3D.

ponte che si stampa da solo

Smetteremo una volta per tutte di essere isolati e diventeremo davvero connessi, anche grazie all’unione di intelligenza umana e artificiale.

Ci sposteremo dall’estrarre le risorse al raccoglierle, con la chiara allusione alla rivoluzione dell’energia.

E indefinitiva passeremo dal valorizzare l’obbedienza delle persone e delle cose, all’enfatizzare la loro autonomia.

Questa sarà la quinta era dell’evoluzione umana.

 

 

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