Come lettore di libri sono sempre stato piuttosto scarso nonostante periodi di folle curiosità.

Certo, ho letto diversi libri, ma in media mai più di uno al mese – quest’anno voglio superare i 12.

Per fortuna ho compensato sin da giovanissimo con un particolare interesse per le brevi letture di articoli, uno più interessante dell’altro.

Il grande vantaggio è di leggere ogni giorno circa 50 titoli interessanti e almeno 5 articoli di grande valore.

Insieme mi tengono aggiornato, mi aprono la mente, ordinano pensieri complessi o, ancora meglio, mi aiutano a cambiare idea.

Ma non tutti i contenuti sono di valore.

Per fortuna ce ne sono di pessimi – di solito si indicizzano meglio sui motori di ricerca – che mi hanno insegnato dove non cercare la saggezza.

Al contrario i social network, oggi attaccati per lo scandalo delle notizie false, sanno essere degli ottimi raccoglitori di news interessanti, se si seguono le pagine giuste.

In LinkedIn ho personalmente trovato la mia casa perché mi permette di approfondire una varietà di temi senza distrazioni inutili, e proprio qui ho imparato una cosa importante.

Se nel web spuntano i contenuti più indicizzati, e su facebook hanno successo quelli di carattere più popolare o con il titolo più accattivante, su LinkedIn c’è molto più valore.

Il pubblico non è più un algoritmo o l’intera massa delle persone, ma uomini e donne mediamente più intelligenti, attenti e curiosi degli altri.

Prima ero abituato a leggere velocemente; cercando le informazioni fondamentali, focalizzandomi sulle parole in grassetto, i titoli, gli elenchi.

Da quando però questo è diventato il mio social apprezzo ogni singola riga, perché qui il valore sta nella formattazione standard, quella snobbata dalla massa.

Un buon articolo forse avrà un elenco numerato, ma è tra un numero e l’altro che si trova il valore.

Per questo oggi c’è una grande differenza tra chi legge velocemente e chi LEGGE per davvero.

I primi probabilmente atterrano su contenuti poveri e apprezzano solo i punti chiave di quelli ricchi.

I secondi hanno compreso che gli elementi evidenziati sono solo un riflesso, un ombra.

La vera materia sta sotto, nella formattazione standard.

(Mi sono divertito con le parole in grassetto)

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.